Grande successo per la gara internazionale Nissa-Coni, seconda prova del quarto Trofeo Nord Ovest auto storiche. A vincere, al termine di una lotta sul filo dei secondi, sono stati Sergio Arravechia e Carlo Merenda, su Fiat 128 Rally del 1971, che hanno concluso con soli 45,2 penalità dopo aver già dominato la prima giornata sulle strade francesi, conclusa con soli 30,7 punti. La differenza l’hanno fatta la domenica, in cui hanno totalizzato appena 14,5 penalità.

Una gara impeccabile, in cui si sono lasciati alle spalle i francesi Alain Corneli e Svend Albertsen, su Porsche 944 del 1982, che sabato sera erano staccati di soli 1,1 punti, ma alla fine ne hanno accusati 83,6. Terzo posto, conquistato di forza nella seconda giornata, per Gianni Borghi e Dario Bernini, con la Lancia Beta Montecarlo del 1975, che hanno concluso con 109,1 penalità.

Seconda giornata negativa per Baptiste ed Emanuelle Gastaldi, su Fiat Ritmo Abarth del 1983 che dopo essere arrivati al sabato con soli 32,1 punti, alla fine ne hanno totalizzati 240. Chiudono al quarto posto davanti a Giovanni Omarchi e Laura Butturina, su Mg B del 1966, risaliti in classifica nel finale come Mauro Arlenghi e Gianpiero Signorelli, su Lancia Delta Integrale del 1992, risaliti dall’undicesimo posto. Disastrosa la seconda tappa di André Mounier e Christian Bernardi passati da 48,7 penalità del sabato ai 679,4 della domenica e precipitati dal quarto all’undicesimo posto.

"Con la Nissa-Coni si è finalmente vista anche da noi una vera gara di regolarità a media - hanno detto gli organizzatori -. Una prova di due giorni di oltre 500 chilometri, con 250 chilometri di prove a media, 18 zone di regolarità su strade aperte al traffico e 60 rilevamenti del tempo a velocità inferiore a 50 km/h, con un percorso che si è articolato tra Italia e Francia sulle mitiche strade delle Alpi Marittime sino ad Isola 2000 a quota 2000 metri, e al Colle della Lombarda a quota 2350 metri, le valli Stura Gesso e Maira, il Monregalese e l’Alta Langa. Partenza da Nizza, in Costa Azzura, ed arrivo a Cuneo".

Per mettere tutti gli equipaggi sullo stesso piano, il road book, ad eccezione delle zone di étallonage (tratto per la taratura degli strumenti), è stato consegnato solo un’ora e mezza prima di ognuna delle due tappe, per cui il precorso è rimasto segreto. Ad organizzare l'evento in modo altamente professionale è stata la Scuderia Veltro di Cuneo con la collaborazione de l’Autos d’Epoche de la Vésubie.