“Spieghi il Vice Ministro Rixi come intende “chiudere” la Asti-Cuneo, visto che la soluzione era già stata individuata grazie al lavoro del precedente Governo e da questa Amministrazione Regionale, con l’accordo con la Comunità Europea che prevede di prorogare la concessione autostradale SIAS per la A4 Torino-Milano per consentire di finanziare gli investimenti necessari per il completamento dell'autostrada  Asti-Cuneo (cross-financing), sulla base del tracciato alternativo per un importo di circa 350 milioni.

Così l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco, replica all’intervista al Corriere del numero due del MIT.

Se si vuole creare un problema per poi poter rivendicare di averlo risolto, questo fa parte dello stile di questo governo, ma il completamento dell’A33 era già un fatto acquisito che richiedeva solo la formalizzazione di un passaggio in CIPE per far partire i cantieri già entro settembre, senza gravare sulle tasche dei contribuenti e senza aumenti tariffari nei pedaggi.

Se invece pensano di chiuderla con una soluzione alternativa come il declassamento a strada a scorrimento veloce  (così come ventilato) questo significa rimandare all’infinito il problema. Non è accettabile che su una questione così strategica come l’Asti-Cuneo, né il Ministro Toninelli, né il Vice Ministro Rixi abbiano ancora detto in modo chiaro e univoco come intendono procedere.

Sulle infrastrutture Piemontesi assistiamo quotidianamente ad un balletto tra le diverse anime del governo che mettono irresponsabilmente a rischio il futuro e lo sviluppo della nostra Regione. Ricordo al mio ex collega Rixi che, quando era assessore, con lui vi era piena unità di vedute su temi come la Torino-Lione e il Terzo Valico, ma la sensazione è ancora una volta che per gli equilibri di governo si sacrifichino gli interessi del Piemonte e dei piemontesi e magari anche dei liguri”.