Venerdì 16 novembre, dalle 17, presso il palazzetto dello sport Pala Ubi Banca di Cuneo avrà luogo l’assemblea ordinaria della Banca di Caraglio, cui seguirà l’assemblea straordinaria. All’ordine del giorno della prima ci sarà la modifica del regolamento assembleare, mentre nella seconda verranno approvate le modifiche statutarie necessarie per l’adesione al gruppo bancario cooperativo Cassa Centrale Banca – Credito Coopeartivo Italiano, per far partire la nuova realtà del Gruppo Bancario Cooperativo già dal primo gennaio 2019.

“Nell’assemblea ordinaria del maggio 2017, tutti insieme, abbiamo deciso di accettare la sfida legislativa unendo le nostre forze con quelle di altre Bcc in modo da dare vita al richiesto Gruppo Bancario Cooperativo. Lo facciamo ora, senza rinunciare alla nostra autonomia ed alla nostra missione di banca al servizio del territorio; con l’affiliazione alla capogruppo e le garanzie incrociate, la nostra banca sarà ancora più forte e potrà continuare ad essere di supporto importante alle famiglie e piccole e medie imprese soddisfacendo i bisogni di prossimità e mantenendo al centro le persone, i soci e clienti a cui garantire un’operatività sempre più completa e competitiva – sottolinea Livio Tomatis, presidente della Banca di Caraglio –. L’assemblea concretizzerà un passaggio fondamentale nella storia centenaria della nostra Banca di Credito Cooperativo: nascerà il nostro Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca, un nuovo cuore per una irrinunciabile e inarrestabile missione”.

Al gruppo bancario Cassa Centrale Banca hanno aderito in Piemonte sei banche di Credito Cooperativo, inclusa la Banca di Caraglio, che possono contare su oltre 50mila soci, 115 filiali, 740 dipendenti, oltre 3 miliardi di euro di impieghi e più di sei di raccolta (dati al 31/12/2017). “Questo atto consentirà di valorizzare, all’interno del Gruppo, un’area territoriale di fondamentale importanza per l’economia nazionale e darà alle singole banche, nell’autonoma gestione dei rispettivi territori, gli strumenti necessari per uno sviluppo di sistema della macro regione del Nord Ovest”, conclude Livio Tomatis.